2021, l’anno delle conduttrici premier

2021, l’anno delle conduttrici premier

2021, l’anno delle conduttrici premier



Il Grande Fratello permanente, ammantato di Signorini Pensiero, è riuscito nell’intento di contagiare di inutilità, ancora una volta, l’annata televisiva, con un ingranaggio malsano, capace oltretutto di sfornare novelli protagonisti infestanti in ogni studio disponibile, neanche fossero il libro di Bruno Vespa. Come cantava il buon Lucio, siamo usciti poco la sera, in questo 2021. E forse abbiamo fatto male visto che, incredibile a dirsi, la dimora discount delle celebrità è stata in ottima compagnia.

Basti pensare alla rotella fissa delle partite di calcio trasmesse da Dazn, l’informazione da talk show ridotta a un puro centrino su cui poggia un vaso no vax per fare scalpore. E poi programmi stiracchiati per quattro ore, repliche che si ripropongono come la frittata di cipolle di fantozziana memoria, salotti domenicali impegnati a discettare sul nulla con padrone di dimora che ormai hanno vanificato la differenza che pur esisterebbe, tra una conduzione e una chiacchierata via Instagram, coronamenti amorosi davanti a una telecamera che giurarsi devozione al tramonto ormai è passato di moda. Sentimenti ridotti a puri cliché, cuori e fegati esposti in cerca di un ritegno perduto mentre la tv ricicla all’infinito il solito noto, maltratta le nuove generazioni e spreme le vecchie cercando conforto in un palinsesto rotante come il maglio di Actarus.

E in nome di una stanchezza posticcia verso il buon senso si continuano a nominare inutili uomini come conduttori premier, neanche fosse uno sport nazionale, quando le poche cose buone spuntate dal buio di quest’anno sono venute proprio da alcune signore.

In primis Geppi Cucciari, l’unica che con “Che Succ3de” ha saputo sfruttare a vantaggio di pubblico l’assenza di pubblico, costruendo puntata dopo puntata un gioiello nato dalla fragilità dell’emergenza e diventato solido come una colonna portante.

Valentina Cenni, che in compagnia di suo marito Bollani ha regalato note di leggerezza in un programma intelligente, lasciando alla chiusura di “Via dei matti numero 0” un vago senso di astinenza, perché quando ti lasci coinvolgere dal profumo della libertà poi è difficile riuscire a farne a meno.

Infine Emanuela Fanelli, sorprendente nella sua delizia comica, che tra i tanti meriti ha dimostrato come si possa rendere imperdibile persino una serata dedicata a Rai Due. Per il resto, si salva ben poco. Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione. E tutti quanti stiamo già attendendo. 



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di Beatrice Dondi
espresso.repubblica.it
2021-12-27 09:33:00 ,

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